Nel 1983 Cesare Leonardi ritorna alla progettazione di oggetti di arredo. Dieci anni prima, nel 1973, la crisi petrolifera e il conseguente aumento del prezzo dei materiali sintetici, aveva fermato la produzione dei pezzi in vetroresina, spegnendo sul nascere l’entusiasmo rispetto a una serie di contenitori componibili disegnati per l’azienda Peguri Mobili di Santa Maria di Sala (Venezia), studiati a lungo e già presentati al pubblico al Salone del Mobile dello stesso anno. Il Dondolo e la poltrona Nastro, icone di un’epoca che aveva visto l’affermazione del design italiano nel mondo, escono dai listini dei produttori.
Un episodio che lo porta a una definitiva presa di coscienza: l’impossibilità di fare corrispondere una coerente ricerca progettuale a logiche industriali e di mercato. Tanto che, quando decide di ripartire con il design, lo fa pensando a una serie di arredi interamente ‘per sé’. Vuole sperimentare una modalità artigianale, che lo veda artefice in prima persona, dall’ideazione alla costruzione, senza compromessi e mediazioni.
Il punto di partenza non è la progettazione di uno o più oggetti, ma di un sistema. Nascono così i Solidi, una serie composta da molteplici elementi di arredo costruiti a partire da un unico materiale, il legno d’abete verniciato in giallo di spessore 27 mm (solitamente utilizzato come cassaforma per il calcestruzzo) e da un solo formato, una tavola larga 50 cm e lunga 150 (o multipli e sottomultipli: 100, 150, 200, 250, 300 cm). La ‘regola’ che fissa è la seguente: la tavola di legno deve essere tracciata e tagliata in modo che tutti pezzi concorrano a formare il solido, senza scarto di materiale.Ciò che potrebbe apparire un limite stringente, apre la strada a infinite e sorprendenti configurazioni, come dimostrano le centinaia di mobili che Cesare realizza nella falegnameria dello studio. Sedie, soprattutto, ma anche sgabelli, tavoli, armadi, divani, soppalchi. Una soluzione ‘globale’ destinata all’arredo degli spazi abitativi, unitaria e al tempo stesso flessibile. Anche rispetto alla collocazione, dal momento che la maggior parte dei Solidi è pensata su ruote.